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NewsLa fioritura dell’ulivo. Riti nel vento
Le Ferre - fioritura ulivi

La fioritura dell’ulivo. Riti nel vento

Il fiore dell’ulivo è delizioso!
Lo avete mai visto da vicino?
E’ piccolino e si sviluppa in “grappoli” rigogliosi (detti mignole).
La produzione dell’olio di ogni nuovo anno dipenderà proprio da questa abbondanza.

Ha 4 delicati petali bianchi a punta e un cuore giallo tenue.
E’ curioso ma è privo di profumo; un’apparente stranezza considerando che il primo giudizio sull’extravergine d’oliva passa proprio dall’olfatto!

Sboccia tra marzo e aprile. Ma solo pochissimi fiori, tra maggio e giugno, diventeranno olive (c.d. allegagione).

Non sono le api a curarne l’ impollinazione, ma è il vento.
E sempre il vento accompagnerà la loro copiosa “cascola”, in una pioggia delicata che sa di rituale e che sulla pianta lascerà solo pochi fiori impollinati, talvolta anche solo il 2-3%, pronti poi a diventar frutto.

Tradizione popolare vuole che una fioritura ad aprile porti tanto olio e che, invece, una fioritura tardiva ne dia poco, giusto per un assaggio!

Ogni anno, nel ciclo dell’ulivo, come di tutto il mondo agricolo, Madre Natura fa la sua parte. La tenacia della pianta e le cure dell’uomo faranno il resto.
E allora, che fioritura abbiamo avuto nel 2023?

Perché vi sia una buona allegagione il clima dovrebbe essere tendenzialmente secco, così da permettere una buona diffusione del polline e quindi una fecondazione di un buon numero di fiori.*

Lo stress climatico degli ultimi mesi, in tutto il bacino del Mediterraneo, non ha determinato certo una condizione ottimale.

E’ pur vero, però, che i cambiamenti climatici stanno determinando grandi variazioni nell’andamento e gestione dell’olivicoltura prima, e della produzione olearia poi. Eventi e azioni ancora tutte da valutare e che impongono grande cautela.

Pertanto, ora che i fiori son volati al vento, godiamoci l’ondeggiare di rami e foglie in questa estate che in Puglia, principale produttrice nazionale di olio extravergine di oliva, tarda a rivelarsi pienamente.
Quando Eolo si quieterà, ci lasceremo sorprendere dai frutti, in un rituale che, tra tecnica, miti e leggende si ripete ogni anno.

Allora sì che inizieranno le prime vere stime sulla prossima stagione olearia.

*Teatro Naturale, L’arca olearia, 19.05.2023