Come si riconosce un (buon) olio extravergine d’oliva?
Occorre cercare i suoi 3 pregi:
– il FRUTTATO – un buon profumo al naso, che rimandi a note vegetali, fresche o più mature.
Così, tra le tante cose buone, potresti sentire il profumo dell’erba appena tagliata, quello di un pomodoro, di una foglia, di un ortaggio, di un frutto…
– l’ AMARO – ebbene si, non è un difetto! E’ una caratteristica più marcata in alcune varietà, rispetto ad altre. Lo si percepisce nella parte alta del palato.
– il PICCANTE – è il pizzicore che si può avvertire in gola.
Nulla c’entra con l’acidità! Significa invece che l’olio extravergine ha i polifenoli, naturali antiossidanti per il nostro corpo. Alcune varietà di olive ne hanno di più, per questo il pizzicore è maggiore.
Come trovarli?
Versa dell’ olio in un bicchierino di vetro (no di plastica, altrimenti sentirai l’odore della plastica!); usa le mani per avvolgere il bicchierino e scaldare l’olio; porta il bicchierino al naso e inspira più volte.
Poi, metti un po’ di olio in bocca e … ALT 🖐🏼 non ingoiare. Devi prima “strippare” ovvero nebulizzare (trucco LF 🤫: fa finta di bruciarti, serra i denti e inspira).
Infine, consiglio: sputa l’olio perché se lo ingoi e ci son tanti polifenoli potresti tossire a luungo!
Ecco allora: se annusando avrai sentito profumi buoni e freschi e in bocca un po’ di amaro e di piccante, beh sei sulla buona strada!