Comincia un’ avventura!

Dal primo incontro alla scrivania

Taranto, sede della Camera di Commercio, sono “pronta” a sostenere i colloqui con i selezionatori presenti.

Balza subito, ai miei occhi, la postazione de Le Ferre, vivace azienda di produttori oleari della mia piccola città, di respiro internazionale. Penso: “Amo il cibo, i sapori, la semplicità e tutto ciò che intorno vi ruota, sarebbe fantastico poter svolgere proprio lì il mio tirocinio!”.

Sebbene Sara mi stia valutando con pacatezza, è gentile e sorridente, l’agitazione è palpabile, gambe che tremano, mani fredde: sono l’ansia in persona!

Ben poco ricordo di quella chiacchierata, tuttavia, non ho dimenticato il suo ultimo, enigmatico, quesito: “Qual è il tuo colore preferito?”. Stramba curiosità, che pare accomuni ogni buon selezionatore. Ho senza dubbio centrato la tonalità sbagliata, rifletto tra me 🙂
Mi alzo dalla sedia e vado via: “Ho un’opportunità” – ripeto a me stessa – formativa ed entusiasmante, perciò, via la negatività e dita incrociate!

In ufficio – primi passi

Alcuni giorni dopo arriva la notizia che aspettavo: manca davvero poco all’inizio di questa nuova, avvincente, esperienza!

Ora, mi piacerebbe che entraste insieme a me nell’universo LE FERRE!

All’ingresso, la soffusa atmosfera, sembra placare la mia immancabile tensione, gli scaffali in legno, colmi di colorate boccette di olio d’oliva mi riportano alla realtà e, un’allegra Vespa verde brillante, pare un invito alla leggerezza.

Lo scenario, poi, si trasforma, vi è un’ampia stanza in cui troneggia un’enorme tavolo: fogli, e matite, penne e calendari, bottiglie e scatole, libri e guide gastronomiche, una piacevole confusione che riesce a mettermi a mio agio.

Colorato, dalla parte opposta, si estende un planisfero, piccoli magneti costellano i continenti, sono i luoghi – sparsi per il mondo – dove l’olio giunge a profumare le tavole, a impreziosire le cucine di hotel e ristoranti, a deliziare i palati, con il suo gusto e le molteplici sfumature.

Penso: “wow, dall’Asia agli Stati Uniti sperimentano i sapori più buoni e caratteristici della Puglia”. Quanto il buon cibo riesce ad accorciare le distanze 🙂

Altri piccolo tasselli, invece, attendono lì, in panchina, pronti ad essere collocati in altre nazioni.
Ecco, sono immediatamente conquistata da questa prospettiva che è insieme impegno e lungimiranza, che unisce le radici di casa al viaggio, alla continua scoperta di nuovi orizzonti.

E lì, di fianco alla finestra sul cortile – da cui spunta un emblematico ulivo – vedo la postazione a me riservata, il pc è già acceso, devo solo mettermi all’opera!

Produrre olio? Una piccola magia

Studio, mi informo, provo a prender le misure, comincio a destreggiarmi, lo stile dell’azienda mi incuriosisce: una squadra che lavora per mettere in moto ogni ingranaggio, animata da passione, competenza e, naturalmente, pazienza!

Ogni postazione in questo open space (che è fisico e mentale) è espressione di differenti inclinazioni: quella tecnica dell’esperto conoscitore della materia prima, l’abilità commerciale e l’attività d’ufficio e di comunicazione nelle diverse forme che la compongono.
Dinamiche che si intrecciano e che mi entusiasmano, coadiuvate dal lavoro quotidiano del “centro operativo”, dove il prodotto nasce e parte alla volta del mondo.
Poterlo visitare, peraltro, si è rivelata una bellissima esperienza: i ragazzi lavorano affinché tutto proceda con ordine.

Realizzare olio, rifletto, è un po’ come essere degli alchimisti, dalla produzione – pensate all’armonia delle differenze, al costante controllo, al bilanciamento degli aromi (indispensabile per la linea degli Aromatizzati, che amo!) e alla profonda conoscenza di tutti i segreti di questo prezioso ingrediente – sino alla commercializzazione e alla comunicazione dello stesso.
Maggio, qui a LE FERRE, si sta rivelando un periodo di conoscenza e adattamento, seppur non manchino le mie prime vere sfide: un calendario da programmare e rispettare, le idee giuste e la mia impronta personale.

Spazio perciò, alla creatività, alla scrittura e alla voglia di imparare “senza paura”, per dirla con Sara, la mia instancabile tutor 😉