L’Antica Locanda
Il calore del Natale che si avvicina, l’atmosfera magica del più scintillante periodo dell’anno, i profumi dolci e speziati nell’aria ci ricordano un luogo delizioso, dove gentilezza e bontà si uniscono in un connubio prezioso.
Abbiamo bisogno di coccole e di atmosfera…
Deciso 😉 oggi pranziamo a L’Antica Locanda, nel cuore del bel centro storico di Noci.
‘accoglienza di Pasquale Fatalino — chef patron impeccabile disponibile, allegro — e la sua passione, ci giungono ferme e amabili.
E quando a fine pasto la trattoria diventa silenziosa e la cucina abbassa il sipario, è primo pomeriggio, chef Pasquale ci dedica tempo e ci regala un racconto.
Le volte a “vista”, la luce dei pomodori appesi, il candore degli arredi, vini e oggetti antichi qua e là; il calore della trattoria che ci avvolge, la tranquillità palpabile: il set perfetto della nostra visita!
Con la sapiente regia di preziosi segreti culinari, tra storia e successi, si riapre il sipario!
A proposito di segreti, “L’ olio extravergine d’oliva è senza dubbio l’ingrediente che mai deve mancare, che sia morbido sul pesce, corposo sulla carne, è irrinunciabile. Guai se manca la Coratina nel regù. Il buon olio extravergine d’oliva – afferma lo chef – è la base primaria“, dona gusto e fa bene, purché nelle giuste dosi, mi raccomando 😄
E poi è così piacevole nel completare un vero classico, le orecchiette con le cime di rapa (non dimentichiamo il tocco intenso delle acciughe e quello pungente di uno spicchio d’aglio): “un piatto che fa il giro del mondo“.
La cucina pugliese, la nostra casa
Semplicità e pochi ingredienti, un vero patrimonio gastronomico da preservare, è questo il volto più bello della cucina pugliese, in cui la valorizzazione della stagionalità è fattore indispensabile.
La nostra è una terra preziosa che tanto ci offre e, l’andirivieni delle stagioni, attesta questa colorata bellezza. Anche in inverno!
Assecondare la natura? Un modus vivendi per nulla casuale! E chef Pasquale, in questo, è molto chiaro: se i fagiolini, ricchi di sodio, sono ideali per reidratare l’organismo durante l’estate, la rapa, ortaggio più grasso e calorico, la ritroviamo nei mesi freddi. “Ogni stagione ha le sue specialità!”.
È evidente: la cucina è conoscenza e benessere.
Ma è anche passione per il territorio, unendo l’innovazione alla tradizione, attraverso l’aggiornamento e il confronto costante, con la salda convinzione di non stravolgere le tipicità che ci rappresentano.
Come la pasta all’uovo in Emilia, così orecchiette e rape in Puglia (ma anche le braciole o l’agnello con le patate), devono essere amate e tutelate!
C’è un passaggio, nel suo racconto che ci conquista: un rituale che si ripete ogni mattina. È l’attenta selezione delle materie prime e lo studio, insieme ai suoi collaboratori, degli abbinamenti e delle modalità di realizzazione.
L’obiettivo, semplice e ambizioso è “regalare sapori, donare qualità, far mangiar bene le persone” in un’ottica di costante valorizzazione della nostra regione.
“Il cliente è il nostro pane quotidiano” ci racconta Pasquale, la passione, la trasparenza e la professionalità sono motivo di quotidiana ispirazione e fonte di grandi soddisfazioni.
Lo spettacolo del gusto non è improvvisazione. Vediamo trattare con delicatezza e competenza la materia prima e percepiamo il rispetto per il territorio e l’amore verso i clienti.
Un consiglio da ristoratore? “Mai dormire sugli allori!” parola di chef Fatalino.
Tuffiamoci nel gusto! 🍴
Cavatelli Terra Madre: un vero tripudio di Puglia. Piatto simbolo de L’Antica Locanda, con squisiti prodotti pugliesi a tutela Slow Food, uniti per dar vita a una ricca esperienza culinaria. Vanno in scena i cavatellini fatti a mano con grano duro Senatore Cappelli, olio extravergine d’oliva Coratina, cipolla rossa di Acquaviva delle Fonti, capocollo di Martina Franca leggermente affumicato, pomodori di Torre Guaceto, su purè di fave bianche di Carpino (preziose, perché in via d’estinzione – ci informa lo chef – piccole e difficili da raccogliere, perciò protette e promosse dall’organizzazione piemontese del buon cibo).
Consistenze, profumi e sapori semplici, i più autentici dell’entroterra pugliese, in un piatto pensato per “Osterie d’Italia” storica Guida Slow Food che, anche nell’edizione 2017, premia il nostro amico chef nocese con la celebre chiocciola.
Il km0 è qui una realtà consolidata e perseguita con zelo, il valore del cibo è legge.
Il benessere di chi assapora, è centrale.
Ascoltare i propri clienti, è missione fondamentale.
Parte anche da qui la scelta dell’olio extravergine d’oliva Le Ferre. “Ottimo, sin dal primo assaggio” dello chef.
L’eccellente riscontro, la passione di chi lo produce e la ricerca costante che caratterizza il lavoro dell’azienda: fattori propulsivi condivisi in toto.
Ogni piatto – ci racconta – può diventare speciale.
E lì dove i meritati riconoscimenti ufficiali rappresentano”una gioia” personale, che si estende alla sua amata regione, al contempo l’arte dell’ospitalità allieta e riscalda, ormai rapiti dal suo garbo. Eppure, scopriamo che chef Fatalino non si ferma mai, ponendo la sua longeva esperienza anche al servizio dei giovani chef in erba.
Signori, sipario!
Standing ovation qui a L’Antica Locanda, a celebrare la Puglia.