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NUOVE FRONTIERE

Cosa emerge dalle ultime fiere internazionali?
Facciamo il punto sull’universo olio extravergine d’oliva

Le fiere internazionali europee dell’ultimo anno a cui abbiamo partecipato si sono caratterizzate per due aspetti, a noi molto cari da tempo, ai quali oggi guardiamo con nuovo interesse: Corea del Sud e prodotto personalizzato.

Esportiamo in Corea del Sud dal 2016, un mercato piccolo, con una cultura alimentare molto lontana da quella europea, soprattutto italiana, ma con una pubblico attentissimo al benessere sia nella cura del corpo (ben nota la skincare coreana!) sia nelle scelte alimentari.

Non è un caso che i players commerciali della Corea del Sud siano diventati numerosissimi nelle fiere europee.

Colpisce la loro preparazione sui prodotti, sulle tecniche di conoscenza e valutazione di gusto e qualità.

Sono estremamente preparati su aziende, territori e caratteristiche di entrambi; si aspettano competenza, attenzioni ed esclusività.

La loro attenzione alla garanzia di standard di qualità elevati va ben oltre il solo obbligo di iscrizione al KFDA, una sorta di ministero della sicurezza alimentare, a cui è necessario esser registrati (dopo aver superato le verifiche della dogana italiana e coreana) per poter esportare in Corea del Sud.

Fondamentale poi è il bel design che completa la ricerca del meglio dal mondo occidentale.

Il loro obiettivo è soddisfare una clientela per lo più altospendente, pienamente conscia del miglior artigianato o sartorialità di alcuni prodotti italiani, e del valore dell’autentico “made in Italy” per il quale sono disposti a investire.

Qualità, professionalità, design, benessere: abbiamo molti punti in comune e tanto su cui poter lavorare ancora e di più, dopo tanti anni.

Davvero molto interessante è anche il cambiamento in atto per i prodotti in “private label”, quelli confezionati a marchio del cliente.

Sino a poco tempo fa il prodotto personalizzato ha riguardato in maniera pressocché esclusiva la GDO e le sue linee “secondarie”, i prodotti c.d. commodity da acquistare a prezzi vantaggiosi, senza alcun valore per il “marchio” da parte del consumatore.

L’extravergine d’oliva con non poca fatica  inizia ad essere riconosciuto nel suo valore economico, nutrizionale e territoriale pertanto, per alcuni rivenditori nel mondo, rappresenta un “plus” proporlo alla propria clientela, dopo averlo accuratamente selezionato.

Un lavoro di ricerca prezioso a cui la clientela riconosce importanza. Una visione del tutto nuova rispetto allo scaffale di un supermercato.

Ma affinché il processo funzioni, è necessario che intorno al prodotto (per quanto buono possa essere!) ci siano partnerships efficaci. All’azienda olearia, pertanto, è richiesta flessibilità, velocità e competenze notevoli, soprattutto dai clienti esteri.
Rappresenta una importante attestazione di stima che merita servizi impeccabili.

A LE FERRE lavoriamo da tempo per offrire a chiunque la possibilità di personalizzare i nostri prodotti, talora anche nel gusto. Ecco perché per noi è tanto apprezzabile,  l’evoluzione nell’approccio e nella consapevolezza del valore della “sartorialità” dei servizi personalizzati, curati in ogni dettaglio: non rappresentano un vezzo estetico ma la strategia migliore per soddisfare i bisogni della clientela.

Due aspetti su cui stiamo lavorando alacremente, anche alla luce della nostra esperienza diretta. Saranno un ulteriore tassello della programmazione della prossima stagione fieristica.